JU-JITSU
è un’antica arte marziale giapponese praticata dai Samurai che la utilizzavano per annientare i propri avversari con tecniche a mani nude o con armi; molto diffuso nel medioevo, letteralmente è formato dall'unione di JU che significa dolce, morbido, cedevole e JITSU che vuol dire arte.
Arte della cedevolezza o dolce arte è infatti il principio del JJ: sfruttare a proprio vantaggio la forza dell’avversario con il minimo sforzo fino a renderlo inoffensivo.
La leggenda narra di un medico giapponese, Shirobei Akiyama, che durante una forte nevicata noto’ come i rami di alberi forti come la quercia si spezzassero sotto il peso della neve, mentre i rami dei salici si flettevano fino a scaricare a terra il peso della neve tornando così nella loro posizione originale senza subire danni.
Dallo studio del JJ nacque poi il JUDO ad opera del m° Jigoro Kano (1860 – 1938) che ne interpreto’ le tecniche meno pericolose adattandole per un confronto sportivo.
Oggi la pratica del JJ, intesa non solo come disciplina sportiva, ma come arte marziale, è soprattutto scuola di vita: rispetto, fiducia,collaborazione e osservanza delle regole sono pilastri di una societa’ in cui purtroppo TV, PC …. sostituiscono gli incontri ed il dialogo tra ragazzi.
Tutti possono praticare il Jujitsu
i bambini dai 6 anni , ragazzi/e e uomini e donne che non presentino controindicazioni alla pratica sportiva non agonistica.
Molteplici i benefici
dal punto di vista fisico uno sviluppo armonico del tono muscolare,coordinazione dei movimenti, elasticita’, resistenza, riflessi e velocita’, ma soprattutto accresce la propria autostima, aumentano le capacita’ di autocontrollo.